Valutazione Rischi Videoterminali
Metodo VIRA: VDT Integrated Risk AssessmentRischio Videoterminale: Un nuovo metodo per la valutazione dei rischi derivanti dall’uso di videoterminali
Scopri i vantaggi del metodo VIRA – VDT Integrated Risk Assessment
Ergonomia e computer
L’introduzione sempre più marcata della tecnologia in ambito lavorativo, ha portato un numero sempre maggiore di lavoratori a trascorrere molto tempo davanti allo schermo di un computer. Inoltre, l’uso di videoterminali ha portato allo sviluppo di diversi tipi di organizzazione del lavoro, che può essere svolto anche da casa o da remoto, come lo smart working (lavoro da remoto) e il telelavoro.
Il lavoro al computer ha molti vantaggi ma può determinare anche diversi rischi per la salute dei lavoratori (affaticamento della vista, disturbi muscolo-scheletrici, ecc.). Cosa cambia quindi nella valutazione di questi rischi?
Le prassi correnti riguardanti i rischi derivanti dall’uso di videoterminali spesso si limitano al controllo dei fattori di rischio, tramite la corrispondenza ad alcune specifiche di base.
Non avviene quindi una vera e propria valutazione dei rischi, che invece dovrebbe tener conto di svariati aspetti come quelli riguardanti la persona (problemi muscoloscheletrici, aspetti oculovisivi), l’organizzazione del lavoro (lavoro da remoto, ecc.), le evoluzioni tecnologiche (tipologie di schermo e puntatore) e molto altro.
Metodo VIRA e Valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi derivanti dall’uso di videoterminali dovrebbe:
Tener conto
- Delle problematiche muscoloscheletriche (posture statiche, movimenti ripetuti, ecc.)
- Degli aspetti oculovisivi (illuminazione, compito visivo, ecc.)
- Degli aspetti psicosociali (derivanti dall’organizzazione del lavoro, dalle relazioni, tecnostress, ecc.)
Considerare anche
- Le nuove organizzazioni del lavoro, fra cui il ricorso al lavoro in remoto (smart working)
- Le attività residue che la persona svolge quando non è al videoterminale
- La suscettibilità della persona
- Le evoluzioni tecnologiche, e l’introduzione di tecnologie informatiche dotate di svariati tipi di schermo e puntatore
Il Metodo VIRA (VDT Integrated Risk Assessment) tiene conto di tutti questi aspetti e permette di valutare in modo completo i rischi legati all’uso di videoterminali.
Come avviene la valutazione dei rischi da videoterminali con il metodo VIRA
Raccolta dei dati:
La valutazione completa dei rischi per chi opera a videoterminali con il metodo VIRA, comprende gli elementi riprodotti nell’immagine mutuata dalla letteratura ergonomica e dalla ISO 26800:
- Dati sulla persona
- Compito che viene svolto
- Ambienti in cui si svolge il lavoro
- Attività reale svolta dalla persona
- Effetti dell’attività sulla persona
- Effetti dell’attività sui risultati
La raccolta dati si avvale di una doppia fonte:
- Un questionario rivolto al/la dipendente durante un laboratorio (cioè in modo guidato)
- Una lista di controllo a uso dell’azienda (in genere utilizzata dal RSPP), per la parte di Ambiente in ufficio (se necessario la parte ambientale in remoto è compilata dal lavoratore/trice coinvolto/a)
Processo di valutazione del rischio
Si suggerisce di utilizzare lo strumento VIRA all’interno di un processo di valutazione del rischio corrispondente ai migliori standard (ad es. lo standard UNI CEI EN IEC 31010 “Gestione del rischio – Tecniche di valutazione del rischio”)
Il processo di valutazione richiede di:
1. Procedere secondo le indicazioni del quadro normativo di riferimento
2. Ottenere una partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti
3. Basarsi su adeguate competenze per tale valutazione
Matrice di rischio del Metodo VIRA
Il metodo VIRA si avvale di una matrice di rischio tridimensionale, che tiene conto degli effetti sulla persona, dei problemi presenti e della suscettibilità individuale.
La valutazione del rischio da videoterminale nel lavoro da remoto (smart working)
Il metodo VIRA integra la scala ERW (Ergonomic Remote Working Questionnaire, composta da 18 item, validata su un campione di 218 persone, pubblicata su Rivista Italiana di Ergonomia n. 22/2021), con l’obiettivo di contribuire alla valutazione dei rischi ergonomici per esposizione al lavoro a videoterminale.
Esiti a livello individuale
La valutazione del rischio fornisce un output a livello individuale con:
- Una matrice complessiva R = P x E x S (i valori delle 4 variabili per il soggetto)
- I valori valutati separatamente per gli aspetti muscoloscheletrici, oculovisivi e psicosociali
- L’indicazione se la valutazione sia soltanto indicativa e richieda approfondimenti da parte del Medico competente e del RSPP
- Il valore della scala ERW
- La possibilità di individuare al bisogno singoli item negativi, ai fini di un piano d’azione
- Indicazioni qualitative (compiti, posture, prestazioni)
Esiti a livello di gruppo omogeneo
Il metodo VIRA può indicare anche il livello di rischio a livello di gruppo secondo il seguente criterio:
Azioni di mitigazione del rischio
Al termine della valutazione possono essere pianificate azioni per mitigare i rischi, quali:
Prevenzione Primaria
Riduzione dell’esposizione attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro e organizzative
Es.: Interventi di ergonomia fisica, riorganizzazione del compito, modifica dell’attività
Prevenzione Secondaria
Riduzione degli effetti attraverso il miglioramento delle strategie di fronteggiamento dei pericoli
Es.: Formazione, raccomandazione di attività fisica o riabilitativa, tecniche di stress management
Prevenzione Terziaria
Riduzione degli effetti
ES.: Azioni per diminuire i disturbi o disagi
Gli Autori del Metodo VIRA
Paolo Santucci
Medico specialista in medicina del lavoro
Paolo Santucci, medico specialista in medicina del lavoro, da 28 anni svolge attività di medico competente nel terziario e soprattutto negli uffici. Ha collaborato ad un centinaio tra articoli e testi, corsi FAD e Linee guida, dedicati alla salute del videoterminalista
Carlo Bisio
Psicologo delle organizzazioni
Carlo Bisio, Psicologo delle organizzazioni, Master in Ergonomia ed Ergonomo europeo (Eur.Erg.), Diploma NEBOSH in Occupational Health and Safety, GradIOSH. Autore di numerosi scritti, è formatore e consulente, ha avuto collaborazioni con l’Università di Milano Bicocca e con altri atenei
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